Se c’è un pensiero che ha abitato (e abita ancora) la mia mente come illustratrice, è questo:
“Quando troverò finalmente il mio stile?”
Per tanto tempo ho pensato che fosse un traguardo da raggiungere, una meta chiara e definitiva.
Oggi so che non è così semplice, e voglio raccontartelo senza filtri, perché magari anche tu ti senti nello stesso punto di domanda.
Lo stile non nasce in un giorno
Se c’è una certezza che ho imparato, è che il proprio stile non si costruisce dall’oggi al domani. È un processo lento, naturale, che si nutre di esperienze, tentativi, influenze, errori, riscoperte. Non puoi forzarlo, come non puoi forzare un fiore a sbocciare più in fretta.
Io stessa, ogni volta che provo a “controllarlo”, mi sento più bloccata.Quando invece lascio spazio, creo senza troppe aspettative… qualcosa di mio comincia a emergere.Ci vuole pazienza, tanta.
E fiducia: anche se ora non lo vedi chiaramente, stai già costruendo il tuo linguaggio.
Non saremo mai davvero soddisfatti (e va bene così)
Un’altra cosa che sento profondamente mia è questa: da creativi non siamo mai, mai pienamente soddisfatti di quello che facciamo.
C’è sempre qualcosa che vorremmo migliorare, spingere oltre, rifare da capo. E a lungo l’ho vissuta come una frustrazione.
Oggi invece sto imparando a vederla come una parte fondamentale del processo creativo: se non fossimo mai in dubbio, smetteremmo di crescere.
Il nostro sguardo critico non è un nemico, è una fiamma che ci spinge a evolverci. E, forse, non saremo mai totalmente “appagati” del nostro stile… ed è proprio questo che ci tiene vivi.
Il nostro stile è più visibile agli altri che a noi
Questa per me è stata una scoperta liberatoria.
Mentre io mi sentivo persa tra mille sperimentazioni, cambi di tecnica, nuove palette, chi osservava il mio lavoro da fuori vedeva sempre me.
Anche nei progetti in cui io non mi riconoscevo più, c’era un’impronta che parlava di me.
Il nostro stile, spesso, lo riconoscono prima gli altri. Perché è fatto di piccole cose che noi diamo per scontate: la linea di una mano, il modo in cui usiamo la luce, la scelta di un colore, il ritmo del nostro racconto visivo.
Anche se voi vi sentite “senza stile”, fidatevi: chi vi guarda vede qualcosa di unico.
Il tuo stile è quello che hai mentre cerchi il tuo stile
Questa frase me la ripeto spesso, come un mantra.
Il mio stile non è qualcosa che troverò un giorno, in un momento epico.
Il mio stile è quello che ho già adesso, mentre continuo a cercarlo.
Non dovete aspettare di sentirvi “arrivati” per essere autentici. Siete già in cammino, e ogni segno, ogni scelta, ogni cambiamento fa parte della vostra voce artistica. Non serve fermarsi per “scoprire” il proprio stile: serve vivere, creare, sbagliare, cambiare…
e lasciare che il vostro stile cresca con voi.
Conclusione
Se vi sentite smarriti in questo viaggio, sappiate che non siete soli, la maggior parte dei creativi affronta la stessa sfida.
E va bene così: perché siamo in cammino, ed è il cammino stesso che ci plasma, molto più di qualsiasi arrivo.