Quando Federica Spagone, l’autrice della storia di L’Avventura di Lulù, mi ha contattata tramite Instagram, non avrei mai immaginato che quella proposta si sarebbe trasformata in uno dei progetti più significativi della mia carriera. Federica, che aveva già instaurato un rapporto con la casa editrice torinese Lisianthus Editore, mi ha raccontato di un progetto che stava prendendo forma nella sua mente. Il suo desiderio era di collaborare con un’illustratrice per dare vita alla sua storia, e, incuriosita dal mio stile illustrativo, mi ha chiesto se fossi stata interessata. La sua proposta non era solo di realizzare delle illustrazioni, ma di farlo con un approccio al femminile, proprio come la protagonista che aveva immaginato: una bambina curiosa e intraprendente, capace di sfidare le proprie paure.

Mi ha parlato delle atmosfere del libro, ambientato in un circo del 1800, dove la magia sarebbe stata un elemento fondamentale. Le sue parole hanno subito risuonato in me: atmosfere suggestive, misteriose, quasi oniriche. Quella magia che traspare da ogni pagina della sua storia mi ha rapita, e non c’è stato un solo momento in cui abbia esitato nell’accettare la proposta. Non è un caso che il mio lavoro da illustratrice abbia sempre avuto un’anima magica e, a volte, misteriosa. Amo esplorare e far emergere la parte più bambina di me, quella che crede nei mondi fantastici e nelle storie che si intrecciano con il sogno. Quindi, quando Federica mi ha parlato del suo progetto, ho sentito che era perfetto per me.

Il primo incontro con la casa editrice e la creazione di Lulù

Dopo aver accettato il progetto, ho avuto il mio primo incontro con Lisianthus Editore. Quello che più mi ha colpita è stata la serietà con cui la casa editrice si è approcciata alla creazione del libro e la grande attenzione per ogni dettaglio. Abbiamo parlato immediatamente della protagonista, Lulù. Federica e l’editore avevano ben chiaro che doveva essere una bambina dal carattere curioso, ma anche un po’ timorosa, come tutti i bambini. Il messaggio della storia è chiaro: anche se le paure fanno parte della crescita, si possono affrontare e superare. Questa riflessione ha guidato la creazione del personaggio.

Mi sono presa qualche giorno per sviluppare diversi bozzetti di Lulù, cercando di catturare la sua personalità: una bambina che, pur avendo delle paure, è pronta a scoprire il mondo con occhi curiosi e un cuore coraggioso. Per il suo aspetto, ho scelto di darle dei capelli rossi lunghi e un simpatico baschetto, per renderla riconoscibile e darle un tocco di simpatia. Inoltre, l’abbigliamento ispirato al 1800, con pantaloncini bombati e una casacchina sfiancata, si adattava perfettamente all’ambientazione che Federica aveva immaginato per la storia. Con un po’ di lavoro e qualche modifica, siamo riusciti a definire quasi subito l’estetica di Lulù, che mi ha dato molta soddisfazione.

La sfida di intraprendere un progetto così impegnativo

Per me, L’Avventura di Lulù è stata una delle prime esperienze nel mondo dell’editoria, ma è arrivata in un momento molto particolare della mia vita. Ero da poco diventata madre, e il mio equilibrio quotidiano era completamente sconvolto. Entrare in un progetto così ambizioso, con una forte componente emotiva e creativa, è stato tanto stimolante quanto impegnativo. Ogni giorno mi sono dedicata al progetto con passione e costanza, riuscendo a trovare il tempo, nonostante le sfide quotidiane.

L’aspetto più interessante è stato quello di mettere alla prova la mia capacità di adattamento e di sviluppo del mio workflow. Ogni passaggio del progetto mi ha spinta a ottimizzare i miei tempi, a cercare soluzioni migliori per stimolare creatività e produttività. La collaborazione con Federica è stata fondamentale: è nata una bellissima sinergia tra noi, che ci ha permesso di sviluppare e raffinare insieme ogni dettaglio, senza mai perdere di vista il cuore del progetto.

Lavorare su L’Avventura di Lulù ha rappresentato un grande passo nella mia crescita professionale. Il progetto mi ha insegnato a superare i miei limiti, a sfruttare la mia creatività in modo nuovo e a gestire meglio il mio tempo. È stato un percorso che, grazie alla guida di Federica e alla professionalità della casa editrice, mi ha arricchita e mi ha spinta a migliorare ogni giorno.

 

Che si tratti di un libro illustrato, di un brand o di qualsiasi altro tipo di progetto, ciò che rende veramente speciale e riconoscibile un prodotto è la progettazione pensata nei minimi dettagli. Ogni elemento, ogni scelta estetica e comunicativa è parte di un percorso che deve parlare al pubblico di riferimento, suscitare emozioni e restare impresso nella memoria.

Progettare non significa solo realizzare, ma creare un mondo unico, dove ogni dettaglio si inserisce perfettamente in un insieme più grande.

Se hai un progetto in mente, che sia per un libro, un brand o qualsiasi altra iniziativa, ricorda che dietro ogni idea di successo c’è sempre una progettazione accurata. Se vuoi rendere il tuo progetto unico e riconoscibile, non esitare a investire tempo e creatività per costruirne le fondamenta.